MasterpieceItalia

Le 27 cose da vedere ad Asolo

Siamo nel cuore del Veneto, in un territorio stretto tra i primi rilievi alpini e la pianura. Ad un primo approccio, Asolo appare come un piccolo borgo adagiato su dolci colline, come ce ne sono molti in Italia. Succede però che, non appena si inizia la salita che conduce all’ingresso del paese, ci si renda conto di essere in un luogo che riserva più di una sorpresa. Ad accogliere il visitatore attento ci sono una serie di luoghi, monumenti e soprattutto panorami che ci invogliano a rallentare la visita, a gustarci il momento, a osservare i dettagli. Noi ti suggeriamo almeno 27 cose da vedere! Non a caso Asolo è stata definita da Carducci, la città dai cento orizzonti e in questo luogo hanno scelto dimora e sepoltura diversi famosi artisti e personaggi attratti dalla pace e dalla bellezza che si trova in questo angolo di Marca Trevigiana. C’è molto da dire e molto da vedere quindi passerei subito a presentarti questo antichissimo capolavoro della marca Trevigiana. Ecco per te tutte le informazioni per sapere cosa fare e cosa vedere ad Asolo, città dai cento orizzonti.

27 cose da vedere ad Asolo

1. DATI DELLA LOCALITA’

  • COMUNE: Asolo
  • PROVINCIA: Treviso
  • REGIONE: Veneto
  • ALTITUDINE: 190m s.l.m.
  • SANTO PATRONO: San Prosdocimo (7 novembre)
  • ABITANTI: 8900 circa
  • NOME DEGLI ABITANTI: Asolani

2. STORIA DI ASOLO

Il territorio asolano ha una frequentazione millenaria. I ritrovamenti più antichi risalgono addirittura al medio paleolitico (300000-35000 anni fa), in frazione Pagnano, per poi coprire via vi tutti i millenni successivi, ad indicare un chiaro interesse dei nostri antenati per questa zona. Il primo insediamento documentato di Asolo, situato sotto l’attuale centro del paese, risale invece all’età del Bronzo (X-IX sec. a.C.). L’età del ferro vede diffondersi la cultura paleoveneta ed i contatti con i centri di pianura, come Padova e Montebelluna, e la zona retica di Feltre. Con il passaggio al dominio romano Acelum, toponimo citato dal I sec. d.C., cresce di importanza e diventa anche municipium, controllando molto probabilmente un esteso territorio tutto intorno (Agro centuriato di Acelum) e collegandosi alla vicina e importante Via Postumia (Genova – Aquileia) e alla via Aurelia (Asolo – Padova).

Verso la fine del periodo romano anche Asolo diviene cristiana e, per qualche secolo, sede di diocesi fino alla sua soppressione nel 969 e al passaggio sotto quella di Treviso. I secoli a cavallo dell’anno 1000 vedono una generale crisi e decadenza cittadina. Nel XII sec. viene costruita la rocca che subito dopo viene conquistata per alcuni anni da Ezzelino da Romano (1239). Nello stesso periodo il territorio è conteso anche dai Carraresi di Padova e dagli Scaligeri di Verona fino a passare definitivamente al dominio della serenissima che contribuisce a ridare splendore, prestigio e autonomia alla comunità. Siamo nel XV sec. quando Caterina Corner, già regina di Cipro, viene destituita dai suoi domini orientali e finisce a vivere nell’attuale castello di Asolo, attorniata da una ricca corte di artisti e intellettuali. Pietro Bembo è uno di questi, ed è proprio in questi luoghi che ambienta “gli asolani”. Nel ‘500 anche il territorio asolano finisce coinvolto nelle guerre d’Italia nate a seguito della Lega di Cambrai. Alla fine del 1600 si registra proprio in questa zona, il più forte terremoto registrato in Veneto che distrusse la maggior parte delle abitazioni tra il Massiccio del Grappa e Asolo (1695).

Nel 1742 Asolo ottiene il titolo di città e qualche anno dopo viene fondata l’Accademia dei Rinnovati che ridà impulso alla vita letteraria e artistica della comunità. Alla fine del 1700 Asolo assiste alla caduta della serenissima e alla guerra tra la neonata Repubblica Francese e gli Asburgo. Napoleone stesso dimora per una notte nel paese e dai colli limitrofi si ferma ad osservare i movimenti dell’esercito nemico al di là del Piave. Dopo il periodo napoleonico Asolo segue, per 50 anni, il destino del resto del nord-est divenendo dominio asburgico (Regno Lombardo-Veneto). Gli austriaci intervengono in città con alcuni lavori edilizi, abbattono alcune vecchie costruzioni, come parte del castello, e ristrutturano il Teatro comunale. Dal 1866 Asolo è nel Regno d’Italia e tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 vede il susseguirsi di moltissimi artisti, studiosi, intellettuali tra cui Robert Browning, Eleonora Duse e Freya Stark. I primi del ‘900 però sono anche gli anni della Grande Guerra e Asolo è proprio a ridosso di un dei luoghi più simbolici di tutto il conflitto: Il massiccio del Grappa e il fronte del Piave.

3. COSA VEDERE AD ASOLO

I Capolavori di Asolo:

ROCCA

Dall’alto del Monte Ricco (310m) è il simbolo della città e ne è stato il custode per molti secoli. Costruito tra la fine del XII e l’inizio del XIII, dalle sue mura è possibile avere una visione di 360 gradi su tutto il territorio circostante, arrivando anche a vedere la laguna di Venezia nelle giornate più limpide. Prima dell’edificazione della rocca, il monte ha già visto la presenza di alcune strutture. Sono state rinvenute tracce di un sacello datato tra il VI-IX sec. d.C. di cui possiamo ammirare una parte di pavimento a mosaico oggi custodito nel museo civico. Altre evidenze testimoniano la presenza di un cimitero (VI-XII sec.) e di alcuni edifici (X-XII sec.) Tra il 1379 e il 1393, prima i Carraresi, poi i Veneziani a partire dalla rocca, costruirono delle mura che scendevano il monte fino a cingere tutto il borgo di Asolo. Dalla fine del 1400 l’importanza militare della rocca diminuisce drasticamente e, aumentando invece i costi di manutenzione, si pensa di venderla e smantellarla per ricavarne materiale da costruzione. Nel marzo del 1652 il doge Francesco Molino, accogliendo la richiesta degli Asolani, impedisce lo smantellamento.
Aperto weekend e festivi.
Costi e Info aggiornate – Ufficio Cultura del comune (0423 524637 – cultura@comune.asolo.tv.it), Museo Civico (0423 952313 – info@museoasolo.it – www.museoasolo.it)

MURA

L’impianto difensivo venne realizzato nella seconda metà del 1300 per difendere il paese dalle continue dispute tra le signorie di Padova, Verona e Venezia. A lavoro ultimato si contavano 24 torri e alcune porte e portelli sulle vie di comunicazione principali. L’opera cingeva tutto il nucleo abitativo e si spingeva sulla sommità del Monte Ricco per collegare la rocca al sistema difensivo. Nonostante i molti interventi urbanistici degli ultimi secoli, possiamo oggi vedere ancora diversi tratti murari ben conservati.

CASTELLO

Edificio costruito molto probabilmente alla fine del X sec. con lo scopo di castrum militare del territorio quando, a seguito della chiusura della diocesi locale, Asolo finisce sotto il controllo di quella di Treviso, poi dei Da Romano e dei Carraresi. Dal 1339 è sede dei podestà della serenissima e alla fine dello stesso secolo viene collegato alle mura che ora cingono tutto l’abitato. Nel 1489 diviene dimora della deposta regina di Cipro, Caterina Cornaro. Il grande umanista Pietro Bembo, cugino della nobildonna, ambienta pochi anni dopo la sua maggiore opera, “Gli Asolani”, proprio nella speciale corte di Caterina. Nei secoli successivi il complesso del castello subisce diverse modifiche, adattamenti e abbattimenti, come ad esempio le merlature, diverse arcate nei muraglioni delle mura e la chiesetta di San Biagio che si trovava nella corte interna al castello. Nel 1798 la grande sala consigliare viene inaugurata a teatro. Il periodo napoleonico vede il castello trasformarsi in ostello per i soldati e le torri usate come carceri. Anche durante la Grande Guerra il piano terra della torre civica diventa prigione e a testimonianza di questo troviamo alle pareti alcuni disegni lasciati dai prigionieri.
Per la sua posizione e per i suoi spazi, il castello offre diversi punti di interesse e di osservazione dei famosi cento orizzonti. Il cortile, la Torre Reata, la terrazza panoramica a lato del castello, la Torre Civica e il Teatro Duse sono elementi importanti e tutti da visitare.
Torre civica aperta weekend e festivi. Il cortile interno è sempre visitabile.
Costi e Info aggiornate – Ufficio Cultura del comune (0423 524637 – cultura@comune.asolo.tv.it), Museo Civico (0423 952313 – info@museoasolo.it – www.museoasolo.it)

TEATRO DUSE

Abbiamo detto che nel 1798 la grande sala consigliare diviene ufficialmente il teatro di Asolo. Sin dai sui primi anni di vita il teatro ha dovuto affrontare molti lavori di sistemazione e ristrutturazione. Purtroppo tutto questo non poteva risolvere due problemi cruciali: le dimensioni ridotte (180 posti) e la coesistenza con le prigioni. Nel 1878 viene chiuso per permettere i lavori di adeguamento e riaperto fino al 1927 quando viene dichiarato non agibile, chiuso e ceduto al comune. Nei due anni successivi l’amministrazione comunale smantella tutto il vecchio e sfortunato teatro in legno e la fa ricostruire da zero. Nel 1932 viene inaugurato il nuovo teatro e intitolato, come omaggio, a Eleonora Duse che scelse di essere seppellita proprio ad Asolo.
Teatro visitabile contestualmente agli eventi.
Info – Ufficio Cultura del comune (0423 524637 – cultura@comune.asolo.tv.it), IAT (0423529046 – iat@comune.asolo.tv.it)

Che fine ha fatto il vecchio teatro in legno ? Scoprilo nelle nostre curiosità.

DUOMO

La prima documentazione del primo nucleo della chiesa è del 969 e rimane con il suo impianto medievale fino al 1600 quando, a seguito del crollo del tetto, venne rifatta la copertura, l’abside e l’altare maggiore. La fonte battesimale è datata al 1491 e reca lo stemma della regina Cornaro che ha commissionato l’opera. La chiesa custodisce inoltre due importanti pale di Lorenzo Lotto e Jacopo Da Ponte.

MUSEO CIVICO

Il Museo è il cuore culturale di Asolo. Si trova all’interno del Palazzo del Vescovado e dall’elegante Palazzo e Loggia della Ragione (già sede del consiglio cittadino) riccamente affrescata nel XVI sec.
Il museo è diviso in varie sezioni:
Archeologia – ritrovamenti databili dalla preistoria al rinascimento di Asolo e dintorni.
Pinacoteca – dipinti e tavole donate alla comunità nel corso degli ultimi due secoli.
Tesoro della Cattedrale – paramenti sacri della chiesa asolana.
Sezione dedicata a Caterina Cornaro – oggetti e dipinti donati soprattutto nell’800.
Sezione dedicata a Eleonora Duse – materiale donato al museo dalla figlia dell’attrice.
Spazi dedicati anche a Freya Stark, D’annunzio, Browning e al risorgimento asolano.
Aperto weekend e festivi.
Costi e Info aggiornate – Ufficio Cultura del comune (0423 524637 – cultura@comune.asolo.tv.it), Museo Civico (0423 952313 – info@museoasolo.it – www.museoasolo.it)

ARCHIVIO STORICO

A completamento del patrimonio culturale offerto dal vicino museo civico, troviamo un ricco archivio storico contenente preziosi manoscritti e codici, antiche mappe, atti e registri, testimonianze dirette della storia della comunità di Asolo dal XV sec.
Aperto su prenotazione e con possibilità di visite guidate per gruppi.
Costi e Info aggiornati – Ufficio Cultura del comune (0423 524637 – cultura@comune.asolo.tv.it), Museo Civico (0423 952313 – info@museoasolo.it – www.museoasolo.it)

PALAZZO DELLA RAGIONE

Costruito nel XV sec. oggi si fonde con il palazzo del vescovado e formano insieme il Museo Civico. La facciata rivolta verso la piazza presenta una decorazione ad affresco realizzata nel 1588 che ha come tema La disfatta di Crasso contro i Parti mentre nella parte rivolta a Nord sopravvive la fascia di sottotetto in cui si allineano cartocci e festoni vegetali. Il piano terra è occupato dal grande porticato (Loggia) luogo in cui in periodo veneziano veniva amministrata la giustizia.

CASA DI ELEONORA DUSE

Nel ‘500 questo palazzo posto sulla cinta muraria medievale, era la residenza di Francesco Nursio Timideo da Verona, segretario personale della regina Cornaro. Alla fine dell’Ottocento era proprietà della scozzese Jane Morison Miller, un’amica della sorella del poeta Robert Browning. Nel primo dopoguerra viene presa in affitto dalla Divina Duse, ma nello stesso momento anche una vedova di guerra veneziana voleva entrarne in possesso perchè, dalle finestre della dimora, si ha una visione diretta del Monte Grappa, luogo in cui il marito morì durante la guerra. Solo dopo la rinuncia della famiglia veneziana la Duse diviene inquilina dello stabile e toccata dalla vicenda, ogni volta che apriva le finestre della sua camera, rivolta proprio verso il Grappa, pare mettesse due vasi fioriti in omaggio ai caduti. Sulla facciata della casa è affissa una lapide con un testo di D’annunzio in cui nel 1925 omaggiava la memoria dell’attrice scomparsa l’anno precedente. Oggi è proprietà di privati.
Info – Ufficio Cultura del comune (0423 524637 – cultura@comune.asolo.tv.it), IAT (0423529046 – iat@comune.asolo.tv.it)

VILLA FREYA E PARCO ARCHEOLOGICO

All’ingresso meridionale di Asolo, Portello di Castelfranco, si trova la villa e il parco appartenuti a dama Freya Stark, incredibile personaggio: avventuriera, esploratrice, scrittrice britannica. Morì a 100 anni proprio ad Asolo dove, già da molti anni, scelse di prendere dimora per riposarsi tra un viaggio e l’altro. Il giardino, sul retro della casa, era stato trasformato in piccolo orto botanico grazie alle piante ed essenze portate dai lunghi viaggi dalla Stark. Oggi si possono ancora ammirare i lecci secolari, l’arancio amaro e la feijoa e, a partire dal 1879, anche ciò che rimane dell’antico teatro romano di Acelum.
Aperto solo su prenotazione e con visita guidata.
Info – IAT (0423529046 – iat@comune.asolo.tv.it)

PALAZZO BELTRAMINI

I Beltramini erano una famiglia lombarda della Valsassina giunti ad Asolo nel 1470. Erano attivi nel settore tessile ed erano prestatori di denaro. Divennero in breve una ricca e influente casata. Il palazzo come lo vediamo oggi viene da una ristrutturazione della prima metà del ‘700 del celebre archittetto Giorgio Massari Le colonne monolitiche e bugnate e le finestre sono impostate con taglio prospettico per poter essere vedute non di fronte, cioè dalla piccola piazzetta, ma dall’imbocco della via Cornaro. Oggi è sede del municipio.

PALAZZO FIETTA

Situato a poche decine di metri da Villa Freya, è stata dimora della famiglia Fietta la quale, nel 1576 acquistò tre edifici adiacenti l’uno all’altro proprio a ridosso delle mura cittadine e li riunì a formare un unico complesso. Anche questo palazzo fu ristrutturato dal celebre architetto Massari nella prima metà del ‘700. Al suo interno troviamo un interessante stucco che rappresenta una visione prospettica del borgo. Anche nei giardini di questo palazzo, limitrofi a quelli di Villa Freya, troviamo parti del complesso teatrale dell’antica Acelum.

CASA MALIPIERO

Lungo il Foresto Vecchio si trova la casa in cui visse per circa cinquant’anni il compositore veneziano Gianfrancesco Malipiero. Oggi l’edificio è sede di una Fondazione intitolata al Maestro con finalità di conservazione della sua memoria. Nel bosco retrostante la casa, tramite un sentiero si può raggiungere la grotta in cui Malipiero volle essere sepolto.

VILLA SCOTTI-PASINI

Imponente villa che si trova alle pendici del Monte Ricco, al margine delle piazze. La parte più antica della villa sembra essere del XVII sec. poi viene ampliata nei secoli successivi. Per alcuni anni, alla fine dell’800, fu la casa di Robert Browning, poeta e drammaturgo britannico, uno dei più famosi della letteratura vittoriana.

VILLA CONTARINI DEGLI ARMENI

Si trova nella periferia ovest di Asolo, poco distante da Casa Longobarda. È composto da due edifici distinti: il cosiddetto “Fresco”, piccolo edificio con una vistosa e scenografica facciata rivolta a nord verso la contrada di S. Caterina e la villa vera e propria sul lato sud del colle su cui è costruito il complesso. I due edifici sono collegati anche da un tunnel sotterraneo. Tutto questo viene costruito dalla famiglia veneziana dei Surian nel 1558 poi, per passaggi ereditari passa alla famiglia Contarini e successivamente a quella di diverse altre famiglie nobili fino ad essere ceduto al Collegio Armeno dell’isola di San Lazzaro della laguna di Venezia (da cui il nome). Oggi è di nuovo appartenente a privati.

CASA LONGOBARDA

Alla fine della contrada di S. Caterina si trova questa casa dall’aspetto molto particolare. È stato di proprietà dell’architetto e scultore personale della regina Cornaro, tale Francesco Graziolo qui morto nel 1536. Viene chiamata Longobarda a causa di una iscrizione trovata nella travatura di legno della casa, in cui l’architetto viene chiamato “longobardus”.

CHIESA SANTA CATERINA

La chiesa, e l’adiacente antico ospedale, vengono edificati all’inizio del 1300 dalla confraternita dei Battuti. Il semplice edificio ad aula unica viene decorato tra il XIV-XV sec. con un primo ciclo di affreschi. Nei primi anni del ‘500 viene restaurato profondamente e in parte riaffrescato. L’ospedale adiacente ha servito la comunità ininterrottamente fino ai primi del ‘900 quando è stato sostituito dal nuovo ospedale.

ACQUEDOTTO ROMANO

Importantissima testimonianza dell’antica Acelum, è riconosciuto come uno dei più interessanti e importanti acquedotti scavati in un cunicolo nella roccia. L’acquedotto, chiamato dai locali “la Bot”, viene datato al I sec. d.C. e corre per circa 600-700 metri sotto terra. Inizialmente è stato costruito per alimentare le terme che si trovavano dove oggi ci sono le piazze, successivamente è stato recuperato in periodo veneziano e utilizzato per alimentare le fontane e il sistema idrico cittadino.

FONTANA MAGGIORE

Situata nel centro del paese, riceve acqua dall’antico acquedotto romano. Per molti secoli è stato il principale sistema di raccolta e distribuzione dell’acqua nel borgo. La forma attuale della fontana risale al 1575. È del 1918 invece, il leone alato su di essa.

CONVENTO SAN PIETRO E SAN PAOLO

Il complesso è addossato alla cinta muraria nella porzione più alta del borgo poco sotto la rocca. È stato luogo religioso dal 1634 al 1807, poi trasformato in collegio e successivamente in scuole comunali. Negli ultimi anni è sede di master di università americane.

CHIESA SAN GOTTARDO

Sin dal 1254 si attesta la presenza di un convento dei Padri Minori e di una chiesa consacrata a San Michele Arcangelo. Dalla prima metà del 1400 diventa chiesa di San Gottardo. Era il convento più importante della comunità asolana e qui le nobili famiglie mandavano i figli per essere educati. Il complesso possedeva una ricchissima biblioteca smantellata poi a seguito del decreto del 1769 della Serenissima che sopprimeva gli ordini religiosi. Tra il 1820 e il 1830 lo stato di abbandono obbligò all’abbattimento del convento. Rimane così solo la chiesa con i suoi cicli di affreschi delle metà del ‘300 e della metà del ‘400.

SANT’ANNA E LE TOMBE DUSE STARK

Complesso originario del 1586 era gestito dai frati cappuccini ed operò fino al 1769 quando un decreto della Serenissima pose fine agli ordini religiosi. Il vecchio convento sopravvive fino al 1928 passando alterne vicende e uno stato di semi abbandono. Da quel momento ritorna in mano ai frati cappuccini. Il cimitero posto accanto alla chiesa è stato scelto negli anni come luogo di eterno riposo per molti personaggi illustri di Asolo, come ad esempio Eleonora Duse e Freya Stark.

I Capolavori nei dintorni di Asolo:

MAGLIO

L’officina del maglio si trova in località Pagnano e dal 1400 fino al 1979 è stata utilizzata per la lavorazione dei metalli. Prende la forza motrice dall’acqua incanalata dal torrente Muson, che oltre al maglio alimentava lungo il suo percorso anche dei mulini e una segheria. L’officina è dotata da due ruote a pale e di un raro esempio di tromba idroeolica, di concezione leonardesca, per la ventilazione della forgia. Vi sono poi la mola, la forgia, il maglio e il deposito di carbone. L’edificio oggi è stato restaurato e ripristinata l’attività del canale che alimentava il meccanismo. Oggi è sede di attività ed eventi culturali.
Possibilità di visita guidata e laboratori didattici.
Info – Ufficio Cultura del comune (0423 524637 – cultura@comune.asolo.tv.it)

VILLA BARBINI RINALDI

Stupendo esempio di villa barocca, è senza dubbio un capolavoro da ammirare. L’aspetto attuale è dovuto ai lavori effettuati nel 1663 dal proprietario Francesco Rinaldi che vuole rendere la villa preesistente, probabilmente costruita da discepoli del Palladio, una sfarzosa dimora veneziana d’entroterra. Ne scaturisce un nuovo impianto prospettico, assai unico delle ville venete del Seicento che valorizza molto il fronte del corpo centrale. Le successive generazioni di proprietari commissionano a pittori di scuola veneta una serie di affreschi nelle sale interne. Andrea Celesti, rinomato pittore della scuola del Veronese, è inizialmente chiamato a dipingere il salone e le stanze centrali con scene prese dalla storia sacra e dalla mitologia classica. Ricche di soluzioni illusionistiche la “stanza dell’Olimpo” e la “stanza delle Ore” rappresentano le migliori opere del Celesti. Nel corso del Seicento due pittori minori, Liberi e Diziani, vengono incaricati di affrescare le scale del corpo centrale e le logge delle gallerie di raccordo. Alla fine del XVIII sec vengono costruite due chiese, una privata dedicata a san Gaetano e l’altra pubblica dedicata a santa Eurosia.

BOSCASOLO

E’ un’area boschiva recuperata e mantenuta tale che dal 2014 vuole promuovere e valorizzare il territorio dei colli asolani. Vi sono diversi sentieri, aree di sosta attrezzate, giochi didattici interattivi per bambini. Sul percorso è inoltre possibile avere una stupenda panoramica sulle montagne e la pianura. Si può accedere all’area sia dal borgo di Asolo, dietro alla Rocca, sia da località San Martino (località Ca’ Recantina o baita alpini Asolo) da cui si può anche accedere all’area delle trincee.

TRINCEE E GALLERIE SAN MARTINO

Sul colle San Martino possiamo osservare anche le tracce di un tragico passato che in qualche modo ha coinvolto anche il territorio asolano, posto a pochi chilometri dal fronte durante la Grande Guerra. In parte ormai deteriorate dall’incuria e dal passare del tempo, possiamo osservare opere del sistema difensivo chiamato Collalto-San Martino fatto da trincee, camminamenti e gallerie (soprattutto di ricovero e deposito)

SENTIERI

Asolo è collegata ad una interessante rete di sentieri come ad esempio il Sentiero degli Ezzelini che da Padova sale verso Asolo seguendo il Muson, e il Sentiero del Lastego che accompagnando il tragitto dell’omonimo torrente porta fino alle pendici del Monte Grappa. La località del Maglio di Pagnano è il luogo in cui partire alla scoperta del territorio grazie a questi percorsi ciclopedonali.
Maggiori info sui sentieri QUI.

Per la posizione di tutti i luoghi di interesse consulta la nostra Mappa !

4. PRODOTTI TIPICI DI ASOLO

ARTIGIANATO – Uno dei prodotti per cui Asolo è più rinomata è la produzione di merletti.

COSA MANGIARE AD ASOLO – I sapori della cucina locale sono quelli stagionali legati alla campagna con prodotti tipici dei comuni limitrofi, come ad esempio il radicchio di Treviso o di Castelfranco Veneto, l’asparago bianco di Bassano, il mais Biancoperla o la mela antica di Monfuso. L’influenza veneziana ovviamente è presente come lo è quella del massiccio del Grappa poco distante con i suoi formaggi, il miele e i funghi. La “Ghisola” è il dolce tradizionale asolano, a base di farina di mais Biancoperla e mela antica di Monfumo.

COSA BERE AD ASOLO – Anche in queste terre l’opera di coltivazione della vita è affare antico. Si parte dall’anno mille grazie ai monaci benedettini in zona Montello per passare poi ai veneziani nei secoli successivi. Il territorio rientra nella zona di produzione dei vini Doc “Montello e Colli Asolani” (Merlot, Cabernet, Chardonnay, Pinot) e ovviamente anche nel territorio del Prosecco, in particolare l’Asolo Prosecco. Sui “cru” di collina viene coltivata la Glera, vitigno autoctono trevigiano insieme ad altre storiche varietà locali: la Bianchetta Trevigiana, il Verdiso, la Perera e la Glera lunga.

5. COSA FARE AD ASOLO

  • ANTICA SAGRA DI SAN GOTTARDO (Maggio) – Festa che celebra San Gottardo, molto caro agli asolani. Caratteristici all’evento sono i “cuchi”, tradizionali fischietti in terracotta.
  • PALIO (Giugno) – Il Palio della Regina Cornaro, nella sua attività principale, consiste in una gara a cui partecipano diverse squadre che hanno il compito di trainare, con 4 concorrenti alla volta, una biga in stile romano costruita in modo artigianale del peso di 130kg. Sulla biga una ragazza impersona la Regina Cornaro e il percorso ricalca quello che fece la nobildonna l’11 ottobre 1489 in cui fu accolta ad Asolo dall’allora sindaco Girolamo Contarini e dalla popolazione fino al castello sua nuova dimora. Un connubio tra atmosfera romana e medievale che vuole celebrare l’antica storia di uno dei borghi più belli d’Italia.
  • CALICI DI STELLE (Agosto) – Evento che si tiene in molte città del vino a cavallo della notte di San Lorenzo. Qui si possono gustare i vini del territorio tra cui il locale Asolo Prosecco Superiore Docg, in abbinamento ad assaggi dei piatti locali. Evento molto frequentato e con un numero definito di biglietti che in genere vengono acquistati in pochissimo tempo.
    Per tutte le info su costi e accesso – IAT (0423529046 – iat@comune.asolo.tv.it)
  • CORTEO DELA REGINA (seconda domenica di Ottobre ogni due anni) – La manifestazione rievoca l’arrivo della Regina Cornaro ad Asolo e l’accoglienza della città. Ripropone, tra rulli di tamburi musiche e balletti dell’epoca, un corteo storico che culmina con la consegna delle chiavi dal Podestà alla Regina, rallegrando il palato con piatti del 1500 preparati dalla Fucina del Gusto.
  • FESTA DELL’AGRICOLTURA (Ottobre) – Mostra mercato dei prodotti tipici locali ed esposizione di mezzi agricoli.
  • MERCATO DELL’ANTIQUARIATO (Ogni seconda domenica del mese)

6. CURIOSITA’

  • FONTANELLA ZEN – Presso l’ingresso meridionale di Asolo, il portello di Castelfranco, sul lato interno al borgo, si trova una piccola fontanella costruita nel 1571 dalla ricca famiglia Zen. Questa famiglia voleva portare l’acqua dal punto di raccolta cittadino, situato nelle piazze in centro al paese, fino alla sua dimora lungo il Foresto Vecchio, antica via che scende verso la pianura non molto distante dal portello di Castelfranco. Il comune diede il permesso di costruzione di una condotta idrica a patto che la famiglia costruisse lungo il suo percorso, una fontanella che servisse ai viandanti per ristorarsi dalla fatica della salita al borgo. Le acque di questa fontanella alimentano anche alcune vasche di raccolta acqua utilizzate un tempo come lavatoio e abbeveratoio per animali. Le vasche, oggi restaurate, si trovano dall’altra parte del portello.

  • BATTERIA ANTIAREA – Sul colle San Martino, rivolta verso la Rocca, durante la Grande Guerra, era posizionata una batteria antiaerea che il 28 luglio del 1918 abbattè un bombardiere Gotha tedesco, probabilmente di ritorno da un bombardamento su Bassano, e che finì col precipitare sui tetti del paese.

  • LECCIO E CASTAGNO MONUMENTALE – Nel giardino di Villa Freya troviamo un’altra meraviglia inaspettata, un grande Leccio pluricentenario (Quercus Ilex) alto 22 metri e con circonferenza di 4,8m. Poco distante, su via Foresto Vecchio, un po’ più segnato dagli anni (circa 300) troviamo un meraviglioso esemplare di Castagno (Castanea Sativa Miller). Entrambi sono censiti nella lista degli alberi monumentali italiani (circa 22000).

  • VECCHIO TEATRO DUSE – Ti stai forse chiedendo che fine ha fatto il vecchio teatro di Asolo? A seguito della chiusura del 1927 il comune, nuovo proprietario decide di smantellare tutto, vendere ogni singola parte della struttura in legno ad un antiquario di Venezia, tale Loewi. Successivamente il teatro ricompare, ricostruito per intero in tutta la sua bellezza… in Florida (Usa). Clicca QUI se vuoi vedere dove si trova ora il teatro!

7. SERVIZI

  • PARCHEGGI – Tutti concentrati e obbligati nella zona sud di Asolo a circa 600-700 metri dal centro del borgo. Il borgo è tutta ZTL. Rifarsi al sito del comune per eventuali info sull’accesso. Area sosta Camper attrezzata a pagamanto presso il parcheggio dietro al distretto sanitario.

  • BAGNI PUBBLICI – Ne troviamo segnalato soltanto uno nelle piazze, ma non ci sono informazioni a riguardo e potrebbe essere chiuso.

  • ACCESSIBILITA‘ – Sull’accessibilità per i diversamente abili non abbiamo purtroppo molte informazioni al momento. Il Borgo di Asolo è in collina e dai parcheggi bisogna camminare per circa 500m in salita lungo una strada ben asfalatata e con marciapiede abbastanza ampio. Il centro del paese e le sue vie sono ben pavimentate e con basse pendenze.
    Diverso il discorso per raggiungere la Rocca. Il consiglio è di appoggiarsi all’ufficio informazioni turistiche per richieste e maggiori informazioni.

  • BIGLIETTO UNICO – Esiste un biglietto unico per la visita dei tre principali monumenti cittadini: Museo Civico, Rocca e Torre Civica.

  • ISOLA DEI MUSEI – Il Museo Civico fa parte di una rete di musei locali: le palladiane Villa Barbaro di Maser e Villa Emo di Fanzolo di Vedelago, la Gipsoteca di Canova a Possagno e il Museo Giorgione di Castelfranco Veneto. Acquistando un biglietto intero in uno di questi si può entrare negli altri con una riduzione (entro lo stesso anno). Chiedi il coupon Isola dei Musei.

Per scoprire la posizione di alcuni servizi descritti consulta la nostra Mappa.

8. CONSIGLI
  1. Asolo è chiamata la Città dei Cento Orizzonti, quindi girala lentamente e attentamente per cercare di catturarne quanti più possibile. Ci sono molti punti da cui scattare foto, ammirare il panorama e godere della bellezza che tanto ha affascinato gli artisti di ogni epoca.
  2. Un bel percorso da compiere ad Asolo è quello che parte dal Portello di Castelfranco, va verso le piazze e i principali punti di interesse del centro cittadino, poi sale verso la rocca e ridiscende lungo Via Rocca e Via San Martino per poi chiudere il cerchio e ritornare al Portello di Castelfranco.
  3. Approfondisci la storia dei molti personaggi che hanno vissuto o sono anche solo passati per brevi periodi ad Asolo. Nelle loro esperienze di vita si possono scoprire interessanti anedotti e curiosità.
  4. Visita il cuore di Asolo la Rocca, la Torre Civica e il Museo.

DISCLAIMER – Come sempre, non potendo garantire il monitoraggio e l’aggiornamento continuo delle informazioni su musei, parcheggi e altri servizi, ti consigliamo di controllarli tu stesso in fase di organizzazione del viaggio o comunque prima dell’arrivo in questa località.

9. COLLEGAMENTI E RISORSE UTILI

COMUNE DI ASOLO

TURISMO ASOLO

MUSEO CIVICO ASOLO

SENTIERO DEGLI EZZELINI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Enter Captcha Here : *

Reload Image

error: Content is protected !!