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Le 17 cose da vedere a Civita di Bagnoregio

Quando si arriva per la prima volta al Belvedere, Civita di Bagnoregio ci appare come uno scoglio in mezzo al mare che cerca disperatamente di resistere alle onde. Visitare Civita di Bagnoregio potrebbe non essere più possibile nel futuro quindi bisogna assolutamente programmare il prima possibile una gita in questo stupendo borgo. Viene chiamata la città che muore, ma al suo interno troviamo moltissimi motivi di interesse ed emozioni.
Grazie a questa pagina saprai cosa fare e cosa vedere a Civita di Bagnoregio, uno dei borghi più belli d’Italia.

la città che muore

1. DATI DELLA LOCALITA’

  • COMUNE: Bagnoregio
  • ALTITUDINE: 485m s.l.m.
  • REGIONE: Lazio
  • PROVINCIA: Viterbo
  • ABITANTI: 3800 circa
  • NOME DEGLI ABITANTI: Bagnoresi
  • SANTO PATRONO: San Bonaventura, 15 luglio

2. STORIA DEL TERRITORIO DI BAGNOREGIO

Per raccontare la storia di un luogo come Bagnoregio, bisogna viaggiare indietro nel tempo e allargare la narrazione a quella di tutto il territorio che oggi chiamiamo Tuscia. Dobbiamo tornare a circa 1,5 milioni di anni fa, in un periodo (il Pleistocene) in cui il mare Tirreno sommergeva gran parte di Toscana e Lazio. Sul fondale di questo mare si erano depositati fanghi argillosi che nei successivi millenni, a causa dell’innalzamento dell’Appennino, venivano portati alla luce a formare antiche pianure.

A partire da circa 1,3 milioni di anni fa queste nuove terre hanno però conosciuto un periodo molto turbolento a causa della comparsa di sistemi vulcanici che oggi identifichiamo con i laghi presenti tra Umbria, Toscana e Lazio. Il Distretto Vulcanico Vulsino, identificato oggi con il lago di Bolsena, è quello che ha modellato il territorio di Bagnoregio ricoprendolo di uno strato di prodotti piroclastici portati dalle molte eruzioni.

E così, le antiche argille dei fondali marini sono state ricoperte da diversi metri di strati di tufo la cui successiva erosione ha portato al modello paesaggistico attuale e all’insediamento di borghi famosi sopra di essi. Civita di Bagnoregio è uno di questi meravigliosi esempi.

Questa particolare condizione geologica unita alla sismicità di questa parte d’Italia rendono il territorio di Bagnoregio altamente instabile. Tutta la storia del borgo e delle sue genti è sempre stata influenzata dall’erosione e dai crolli, sin dai tempi più antichi.

Geologia Bagnoregio
dal Museo Geologico e delle Frane

3. STORIA DI CIVITA DI BAGNOREGIO

Come per molte località di questa parte d’Italia, le prime testimonianze significative partono dal periodo Etrusco. In quel momento storico il territorio aspro e selvaggio è abitato prevalentemente sulla sommità delle rupi tufacee. A Bagnoregio avremmo visto un’acropoli con i templi e il foro sul luogo dell’attuale borgo di Civita, mentre dove ora sorge il paese sorgeva l’abitato di Rota. Il territorio era controllato dalla vicina Velzna (Volsinii), l’attuale Orvieto, fino al 265 a.C. momento in cui arrivano i Romani.

Con la diffusione del cristianesimo anche qui come altrove ci sono persecuzioni e martiri. San Donato viene martirizzato nel 362 e a lui, dal V sec., è intitolata la chiesa di San Donato di Civita. Fino a questo momento non è chiaro il nome antico dell’abitato, ma dal 600, in una lettera papale, si fa riferimento a questa località come Balneum Regis, forse in riferimento a fonti termali oggi scomparse.

Alla caduta dell’Impero Romano si susseguono diverse dominazioni: Visigoti, Goti, Bizantini, Longobardi e Franchi. Questi ultimi consegnano il territorio al potere temporale dei Papi, i quali la infeudano ai conti Monaldeschi della Cervara (famiglia di origine longobarda di Orvieto). A causa dei comportamenti e dell’inadeguatezza dei conti, il borgo si ribella con il conseguente instaurarsi del Libero Comune (1140 circa) e la suddivisione ufficiale in contrade.

Il 1200 vede la nascita di Giovanni Fidanza divenuto poi noto come San Bonaventura, principale biografo di San Francesco e importante personaggio della Chiesa Cattolica. Sempre nello stesso secolo tutta la Tuscia finisce contesa tra la ghibellina Viterbo dei Filippeschi e la guelfa Orvieto dei Monaldeschi a cui Bagnoregio si affianca nonostante i trascorsi.

Dopo alcuni secoli di relativa autonomia comunale e diversi tentativi dei Monaldeschi e dei conti Baglioni di riportare a feudo il territorio, Bagnoregio passa sotto controllo papale fino alla “Battaglia di Bagnorea” tra miliziani pontifici e volontari garibaldini e al plebiscito del 1870 quando entra definitivamente nel neonato Stato Italiano.

Cose da vedere a Civita di Bagnoregio
Piazza San Donato

4. COSA VEDERE A BAGNOREGIO

I Capolavori di Bagnoregio:

PORTA ALBANA

Porta di ingresso a Bagnoregio del 1589.

PIRAMIDE OSSARIO GARIBALDINO

Il Sacrario è un ossario dove sono raccolti i resti dei garibaldini che si scontrarono con le truppe pontificie nell’ottobre del 1867.

CHIESA DI SAN BONAVENTURA

In origine era dedicata a S. Angelo, dal 1632 la Venerabile Compagnia di S. Bonaventura la acquistò e da quel momento fu intitolata a san Bonaventura.

MUSEO TARUFFI

Il museo allestito nel 2002 nell’edificio ex mattatoio comunale offre un interessante itinerario che testimonia il progresso tecnico in campo motoristico. Intitolato a Piero Taruffi, pilota, recordman, collaudatore e progettista, il cui palmares è talmente vasto da poter essere confrontato solamente con quello dei più grandi piloti di tutti i tempi. (Ingresso a pagamento)

CATTEDRALE DEI SANTI NICOLA, DONATO E BONAVENTURA
CHIESA DELL’ANNUNZIATA

La chiesa dell’Annunziata è un’opera risalente all’XI secolo; nel 1300 subì profonde modifiche secondo lo stile gotico dell’epoca. Conserva alcuni pregevoli affreschi del ‘400.

MONUMENTO A SAN BONAVENTURA
GROTTA DI SAN BONAVENTURA

E’ un’antichissima tomba etrusca trasformata nel medioevo in cappella. Si narra che fu proprio in questo luogo che avvenne la miracolosa guarigione del piccolo Giovanni Fidanza, allora malato, ad opera di San Francesco.

BELVEDERE SU CIVITA

Celebre punto panoramico da cui fotografare Civita di Bagnoregio con lo sfondo dei Calanchi.

I Capolavori di Civita di Bagnoregio:

IL BORGO

Non c’è modo di descrivere l’esperienza di visitare un così suggestivo borgo. Un luogo in cui è evidente l’incedere del tempo che lo porta a scomparire crollo dopo crollo delle sue fragili fondamenta di roccia. Bisogna esplorare gli stretti vicoli, ammirare gli antichi palazzi e vivere ogni scorcio e ogni panorama per entrare nella magia della città che muore. (Ingresso al Borgo a pagamento)

PORTA SANTA MARIA

Unica porta rimasta a Civita, è sormontata da due leoni che artigliano due teste umane a simboleggiare la vittoria dei bagnoresi sui tiranni a cui si ribellarono. Sulle pareti sono incise infatti delle croci, che presumibilmente vanno attribuite ai Templari di ritorno dal viaggio in Terra Santa.

CHIESA DI SAN DONATO E PALAZZO VESCOVILE

Sorge sul luogo di un antichissimo tempio Etrusco-Romano. La chiesa romanica del V sec. La facciata è rinascimentale e nel campanile a torre sono situati due sarcofagi etruschi in pietra di basalto. Fino al terremoto del 1695 questa era la cattedrale diocesana.

MUSEO GEOLOGICO E DELLE FRANE

Sito in Palazzo Alemanni, luogo importante per la comprensione del territorio e della sua vulnerabilità. Informazioni, servizi didattici e interessanti visite guidate alle tipicità del borgo. (Ingresso a pagamento)

MUSEO ANTICA CIVITAS

Piccolo ma suggestivo museo che raccoglie moltissimi utensili e reperti storici in una cornice stupenda di gallerie e stanze scavate nel tufo dagli etruschi. (Ingresso a pagamento)

CAPPELLA DELLA MADONNA DEL CARCERE

Questa piccola grotta-cappella rappresenta ciò che resta della Contrada Carcere dopo che questa sprofondò nella valle in seguito al terremoto del 1695.

GIARDINO DEL POETA

Giardino privato con acceso a libera offerta con una stupenda vista sulla Valle dei Calanchi.

I Capolavori nei dintorni di Bagnoregio:

VALLE DEI CALANCHI

Vallate modellate in terreni argillosi sul quale oggi non c’è più la copertura degli strati tufacei. L’erosione di questi strati esposti è abbastanza veloce e genera forme caratteristiche chiamate Calanchi.

Per la posizione di tutti i luoghi di interesse consulta la nostra Mappa !

5. PRODOTTI TIPICI DI BAGNOREGIO

ARTIGIANATO – Puoi trovare molte piccole botteghe che offrono prodotti artigianali soprattutto di Ceramica, Terracotta, Ricamo, Merletto.

COSA MANGIARE A BAGNOREGIO – La cucina locale offre piatti tipici della tradizione della Tuscia e dei Colli Viterbesi. La carne di cinghiale, i funghi porcini e il tartufo sono dei componenti molti presenti. I Piciarelli (spaghettoni di acqua e farina conditi con tartufo nero) sono un piatto tipico della tradizione locale. Non bisogna dimenticare la ricotta e i formaggi di pecora, i legumi.

COSA BERE A BAGNOREGIO – La coltivazione della vite è un’attività molto radicata sin dai tempi antichi. L’aspetto geologico è particolarmente importante per le diverse caratteristiche dei suoli: ricordiamo infatti la presenza di terreni molto mineralizzati (quelli tufacei-vulcanici) contrapposti a terreni argillosi e impermeabili, con problematiche di erosione e dilavamento. Su questi terreni troviamo come principali produzioni Il Grechetto, l’Orvieto Classico, il Trebbiano e il Procanico tra i Bianchi e Sangiovese, Cabernet, Merlot tra i Rossi.

6. COSA FARE A BAGNOREGIO

  • PALIO DELLA TONNA – E’ una corsa di asini con fantini che si svolge in Piazza San Donato su un circuito rotondo (da cui tonna) due volte l’anno (1^ domenica di giugno e 2^ domenica di settembre). L’evento vuole celebrare il profondo legame tra questo tenace animale e gli uomini che se ne servivano nei tempi passati.
  • FESTA DEL SANTO PATRONO – Metà luglio.
  • VISITA AL BORGO DI CIVITA – In autonomia o con una guida del posto. L’imperativo è perdersi lentamente nell’atmosfera magica del borgo e dei suoi scorci per poi rimanere incantati dai suoi panorami incredibili sulla maestosa Valle dei Calanchi.
  • MUSEO ANTICA CIVITAS – Un salto indietro nel tempo, sia per la location sia per gli oggetti esposti. Assolutamente da vedere per calarsi nell’atmosfera di vita quotidiana di chi ha abitato e vissuto il borgo.
  • ESCURSIONE ALLA VALLE DEI CALANCHI – Una esperienza immersiva e completa nel territorio, consigliata è quella fatta con guida del posto.
le 17 cose da vedere a Civita di Bagnoregio
Giardino del Poeta e Valle dei Calanchi

7. CURIOSITA’

  • EROSIONE E TERREMOTI – A causa della particolare conformazione geologica e della sismicità dell’area, gran parte del territorio della Tuscia è soggetto a fenomeni sismici ed erosivi, spesso strettamente legati tra loro. A Bagnoregio questo fenomeno è particolarmente evidente e si manifesta con la fragilità della rupe su cui oggi poggia il suo borgo di Civita. Il Museo Geologico e delle Frane spiega benissimo queste dinamiche e problematiche. Nel corso dei secoli buona parte dell’abitato antico di Civita è stato inesorabilmente distrutto a causa dei crolli della rupe. La porzione di rupe che la collegava con l’attuale abitato di Bagnoregio è oggi scomparsa e al suo posto, il lungo ponte è tutto ciò che ancora ci permette di visitare il borgo morente. Sin dai tempi antichi Etruschi e Romani cercarono di rallentare l’inevitabile fenomeno franoso, ma nulla ha potuto l’ingegno umano contro i devastanti terremoti, come quello del 1695, che hanno segnato per sempre la storia di questa località. Questo è il destino della città che muore.

  • CINEMA – Il borgo di Civita ha ospitato alcuni set cinematografici e attori d’eccellenza come Totò e Alberto Sordi e, negli anni più recenti, ha ispirato il celebre Hayao Miyazaki per la sua opera intitolata Laputa Castello nel Cielo.

  • SAN BONAVENTURA – Importante personaggio storico, annoverato tra i padri della Chiesa. Si racconta che durante un suo soggiorno a Civita, San Francesco curò salvando da morte certa, un giovane di nome Giovanni di Fidanza. La madre del ragazzo promise al Santo che una volta grande, il figlio sarebbe diventato un servitore di Dio. E così Giovanni divenne Frate Bonaventura da Bagnoregio, filosofo, teologo nonché uno dei maggiori biografi di San Francesco.

8. SERVIZI

PARCHEGGI – Data la conformazione del paese e la collocazione delle aree di sosta si consiglia di lasciare il proprio mezzo in uno dei parcheggi all’inizio di Bagnoregio. Questo anche per non limitare la visita alla sola Civita.

BAGNI PUBBLICI – Si trovano vicino alle biglietterie e all’inizio del borgo di Civita.

NAVETTA per Civita – Nei giorni di maggiore affollamento è possibile usufruire di autobus navetta per il ponte di Civita.
Servizio Trasporto Urbano per Civita (Ticket a bordo):
Partenza: Piazzale Battaglini – Belvedere
Ritorno: Belvedere – Piazzale Battaglini
Gestore Servizio navetta urbana per Civita di Bagnoregio:
Soc. Italviaggi srl tel. 0761/820014 – info@epftours.it

BIGLIETTERIA PER CIVITAPer visitare Civita c’è un biglietto di 5 euro. Le biglietterie si trovano in piazzale Battaglini e all’inizio del ponte.

ACCESSIBILITA’ – Per le persone con disabilità motorie è disponibile, il sabato e la domenica, un servizio navetta all’inizio del ponte fino all’ingresso di Civita. il servizio è disponibile anche negli altri giorni previa prenotazione e anche a partire da piazzale Battaglini per i casi più gravi. Contattare la locale Croce Rossa per ogni informazione.

Per scoprire la posizione di alcuni servizi descritti qui consulta la nostra Mappa

9. CONSIGLI
  1. VISITATE BAGNOREGIO E CIVITA A PIEDI – Partendo da Piazza Trento e Trieste e dall’adiacente Piazza di Porta Albana, percorri la via principale di Bagnoregio su cui puoi trovare praticamente tutti i principali luoghi di interesse, nonché bar e negozi. La strada termina al Belvedere da cui poi si accede al ponte e al borgo di Civita.

  2. SE POSSIBILE, EVITARE FESTE NAZIONALI E DOMENICHE – I giorni di maggiore affluenza turistica sono sicuramente i meno indicati per godersi appieno un luogo magico come Bagnoregio e la sua Civita.

  3. SCARPE COMODE – Nonostante il comodo servizio navetta, l’attraversamento del ponte e la visita di Civita va fatta a piedi. Siamo in ambiente collinare con salite, discese, scale e pavimentazione in pietra.

  4. PRODOTTI TIPICI DEL TERRITORIO – Per una immersione totale nell’atmosfera di Bagnoregio e della Tuscia fermati ad assaporare la cucina locale!

  5. MUSEO ED ESCURSIONI – Per una esperienza totale in questo territorio visita il Museo delle Frane e fai una escursione nella Valle dei Calanchi.

DISCLAIMER Come sempre, non potendo garantire il monitoraggio e l’aggiornamento continuo delle informazioni su musei, parcheggi e altri servizi, ti consigliamo di controllarli tu stesso in fase di organizzazione del viaggio o comunque prima dell’arrivo in questa località.

10. COLLEGAMENTI E RISORSE UTILI

COMUNE DI BAGNOREGIO

CIVITA DI BAGNOREGIO WIKIPEDIA

MUSEO GEOLOGICO E DELLE FRANE

Croce Rossa Italiana Comitato Locale Bagnoregio – Via D. Alighieri, 141, 01022 Bagnoregio VT – 0761 780880

MUSEO TARUFFI

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